10/18/09

Che significa adattarsi al cambiamento?

La continua esitazione da parte dei nostri governanti e la crescita di false tecnologie hanno ritardato la presa di coscienza dei cittadini. Che continuano a sperare in qualche soluzione, anche se è ormai evidente che il clima sta cambiando sotto i nostri occhi. Non si tratta del 2050, del 2100. È una realtà attuale, che si fa sentire ogni giorno di più. Così, mentre i giornali parlano di mitigazione degli effetti, gran parte dei governi del mondo sta investendo in politiche di adattamento. Senza che i cittadini se ne rendano conto.

L’adattamento proposto dalla politica è una strategia difensiva. Erigere barriere, spostare intere popolazioni, rafforzare le abitazioni, chiudere i confini. È un adattamento dettato dalla paura e votato alla filosofia del si salvi chi può. Invece, Global Reboot propone un adattamento ‘positivo’, che nasca dalla consapevolezza che questo modello di società non ha mai funzionato e va rivoluzionato. Bisogna arrivare a capire che le disuguaglianze globali, l’instabilità economica e la devastazione dell’ambiente sono tutte facce della stessa medaglia di una società votata al suicidio. L’adattamento deve quindi diventare una scelta consapevole per costruire un nuovo essere umano, capace di vivere in armonia con i propri simili e con il proprio ecosistema. Un cittadino del mondo, che diventi pienamente cosciente degli effetti disastrosi delle politiche adottate finora. Soltanto una rivoluzione complessiva del nostro sistema economico e sociale può favorire l'adattamento necessario a rispondere alle sfide del futuro.

1 comment:

  1. Le strategie proposte dai governi sono le più scontate e le più inutili per chi, egoisticamente, guarda ad un futuro a breve, quello della durata della propria vita. Se non si è capaci di guardare oltre, non solo diventa illusoria qualsiasi soluzione, ma resta mistificatrice ogni posizione. D'altra parte che cosa ci si può aspettare da chi ha fatto del potere il mezzo per il proprio benessere sfruttando tutto il possibile e agendo sui più bassi istinti dell'uomo come la paura e lo spirito di sopravvivenza ad ogni costo . Oggi mostrano di voler trovare delle soluzioni ai problemi da loro stessi creati, ma è falso perchè metterebbero in discussione la loro stessa esistenza. Se soltanto gli uomini aprissero gli occhi e cominciassero ad informarsi invece di pendere dalla bocca di questi mistificatori, forse le cose potrebbero cambiare e saremmo ancora in tempo a garantire un futuro vivibile ai figli ed ai figli dei nostri figli, perchè anche di loro dobbiamo interessarci e non solo di quello che tocchiamo con le mani. Basta con la filosofia del "dopo di me il nulla", non ce lo possiamo permettere perchè quel "dopo di me" è forse già troppo vicino. E anche il "ma io che ci posso fare" non è più accettabile, perchè ognuno nel suo piccolo può. Cominciando , per esempio, ad informarsi.

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